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mercoledì 28 maggio 2025

"MESI D'INVERNO" MESOSTICO (ITA-ENG-FRA)

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"MESI D'INVERNO" MESOSTICO
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abbiaMo   
sEmpre  
tiSane   
caldIssime
plaiDs
pesantI
iNdossiamo
Vestiti
coprEnti
Rimpiangendo 
solleoNe
estivO
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MESOSTIC "WINTER MONTHS".
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we have   
Always  
tiSane   
very hot
plaiDs
heavy
We wear
Clothes
coverings
Regretting 
solleoNe
summer
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"MOIS D'HIVER" MÉSOSTIQUE.
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nous avons   
Toujours  
TiSane   
très chaud
plaids
lourd
Nous portons
Vêtements
revêtements
Regrettant 
solléon
été
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Natalia Castelluccio 
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lunedì 26 maggio 2025

"LEGGERE" di A.Dumas Padre e Natalia (ITA-ENG-FRA)

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"LEGGERE" di A. Dumas Padre e Natalia 
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Leggere è una vera benedizione
Sì, "Chi legge sa molto;ma chi osserva sa sempre di più".
Non parliamo poi di chi sa leggere l'anima...
Queste persone ,si che... per quanto sia fatta bene la maschera, riescono sempre a distinguerla dal volto!
Sono sempre loro,quelli che camminano a volto scoperto che ci riescono.
Certezza è che: "Se volete scoprire il colpevole cercate anzitutto di capire a chi risulta utile il crimine" e così...
Il fine dei bugiardi,giustifica sempre il mezzo.
Solo per loro,si sa!
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"READ" by A. Dumas Father and Natalia 
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Reading is a true blessing
Yes, "He who reads knows a lot; but he who observes always knows more."
Let's not talk about those who know how to read the soul...
These people, yes... no matter how well the mask is made, they can always distinguish it from the face!
It's always them, the ones who walk with their faces uncovered, who succeed.
What is certain is that: "If you want to discover the culprit, first try to understand who the crime is useful to" and so...
The end of liars always justifies the means.
Only for them, you know!
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"LIRE" de A. Dumas Père et Natalia 
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La lecture est une véritable bénédiction
Oui, « Celui qui lit sait beaucoup de choses ; mais celui qui observe en sait toujours plus ».
Ne parlons pas de ceux qui savent lire dans l'âme...
Ces gens, oui... peu importe la qualité du masque, ils peuvent toujours le distinguer du visage !
Ce sont toujours eux, ceux qui marchent à visage découvert, qui réussissent.
Ce qui est sûr, c'est que : « Si vous voulez découvrir le coupable, essayez d'abord de comprendre à qui le crime sert » et ainsi...
La fin des menteurs justifie toujours les moyens.
Seulement pour eux, vous savez !
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Natalia Castelluccio
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sabato 24 maggio 2025

740 (ITA-ENG-FRA)

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740
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Animale da palcoscenico,
se non per il solo fatto che...
Vuoi essere al centro dell'attenzione.
Sei un pagliaccio fatto di mezze misure...
E la cosa più triste:non sai fare ridere!
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740
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Stage animal,
if not for the sole fact that...
You want to be the center of attention.
You're a clown of half measures...
And the saddest thing: you don't know how to make people laugh!
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740
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Animal de scène,
sinon pour le seul fait que...
Vous voulez être le centre d’attention.
Tu es un clown des demi-mesures...
Et le plus triste : vous ne savez pas comment faire rire les gens !
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Natalia Castelluccio
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giovedì 22 maggio 2025

NON ANDARE DI FRETTA (ITA-ENG-FRA)

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NON ANDARE DI FRETTA 
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Non andare di fretta 
Vedrai che col tempo 
tutto ti sarà noto
e lascia che il tempo 
ti dimostri la vera faccia.
Nel tempo ogni cosa 
prenderà corpo.
Ricorda:
Tutto a suo tempo e tutto ha un tempo.
Non andare di fretta.
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DON'T GO IN A RUSH 
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Don't rush 
You'll see that over time 
everything will be known to you
and let time 
you show your true face.
Everything over time 
will take shape.
Remember:
Everything has its time and everything has a time.
Don't rush.
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N'Y ALLEZ PAS À LA HÂTE 
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Ne te précipite pas 
Tu verras ça avec le temps 
tout te sera connu
et laisse le temps 
tu montres ton vrai visage.
Tout au fil du temps 
prendra forme.
Souviens-toi:
Tout a son heure et tout a son heure.
Ne vous précipitez pas.
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Natalia Castelluccio
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martedì 20 maggio 2025

QUESTA CITTÀ (ITA-ENG-FRA)

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QUESTA CITTÀ 
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Questa città 
mi va stretta 
e andrò via 
Quante volte l'avrò detto 
poi...
Mi viene da ridere 
e da piangere e 
ancora da scrivere 
Sono sempre in giro 
per queste vie e 
seduta al bar...
Penso e penso a te.
E ancora una volta...andrei via!
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THIS CITY 
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This city 
It's tight for me 
and I'll go away 
How many times have I said it 
Then...
It makes me laugh 
and to cry and 
still to be written 
I'm always around 
along these streets and 
sitting at the bar...
I think and think of you.
And once again...I would leave!
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CETTE VILLE 
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Cette ville 
C'est serré pour moi 
et je m'en irai 
Combien de fois je l'ai dit 
Alors...
Ça me fait rire 
et pleurer et 
reste à écrire 
je suis toujours là 
le long de ces rues et 
assis au bar...
Je pense et je pense à toi.
Et encore une fois... je partirais !
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Natalia Castelluccio
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domenica 18 maggio 2025

"MI SONO STANCATA DI PORTARE IL TUO PESO"di Nazim e Natalia (ITA-ENG-FRA)

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 "MI SONO STANCATA DI PORTARE IL TUO PESO" di Nazim e Natalia 
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Si,mi sono stancata di portare il tuo peso
Si,mi sono stancata di portare un peso 
Si,mi sono stancata di te 
delle tue mani
dei tuoi occhi, della tua ombra
le mie parole erano incendi
le tue parole eran pozzi profondi
dove poter annegare senza scampo
...
verrà un giorno un giorno improvvisamente
sentirai dentro di te
Il peso della mia mancanza
Come cicatrici le orme dei miei passi
che si sono allontanati
e quel peso sarà per te,il più grave .
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I GOT TIRED OF CARRYING YOUR WEIGHT" 
by Nazim and Natalia 
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Yes, I'm tired of carrying your burden
Yes, I got tired of carrying a burden 
Yes, I'm tired of you 
of your hands
of your eyes, of your shadow
my words were fires
your words were deep wells
where you can drown without escape
...
there will come one day one day suddenly
you will feel inside you
The weight of my absence
The footprints of my steps are like scars
who have moved away
and that burden will be the heaviest for you.
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"J'en ai marre de porter ton poids" 
de Nazim et Natalia 
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Oui, je suis fatigué de porter ton fardeau
Oui, j'en avais marre de porter un fardeau 
Oui, je suis fatigué de toi 
de tes mains
de tes yeux, de ton ombre
mes mots étaient des feux
tes mots étaient des puits profonds
où tu peux te noyer sans t'échapper
...
il viendra un jour un jour tout d'un coup
tu te sentiras à l'intérieur de toi
Le poids de mon absence
Les empreintes de mes pas sont comme des cicatrices
qui ont déménagé
et ce fardeau sera le plus lourd pour vous.
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Natalia Castelluccio
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venerdì 16 maggio 2025

QUESTA È LA RICETTA DELLA VITA E DELL'AMORE di Rupi Kaur E LA MIA (ITA-ENG-FRA)

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QUESTA È LA RICETTA DELLA VITA E DELL'AMORE di Rupi Kaur E LA MIA 
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Eh...si,le madri sane,saggie,giuste...
Questa è la ricetta della vita
disse,quel giorno,mia madre
tenendomi fra le braccia mentre piangevo.
Non pensare a quell'amore o pensaci così:
Pensalo come a quei fiori che pianti
in giardino ogni anno
t’insegneranno
che anche loro 
devono appassire
cadere
radicare
crescere
per poter fiorire.
Tu come loro dopo un amore finito,
Sarai rifiorita e più forte e bella di prima...
È così fu!
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THIS IS THE RECIPE OF LIFE AND LOVE by Rupi Kaur AND MINE
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Oh... yes, healthy, wise, fair mothers...
This is the recipe for life
my mother said that day
holding me in his arms while I cried.
Don't think about that love or think about it like this:
Think of it like those flowers you plant
in the garden every year
they will teach you
that they too 
they must wither
fall
root
grow
in order to flourish.
You like them after a finished love,
You will be flourished again and stronger and more beautiful than before...
And so it was!
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C'EST LA RECETTE DE LA VIE ET DE L'AMOUR par Rupi Kaur ET LA MIENNE
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Oh... oui, des mères saines, sages et justes...
C'est la recette de la vie
ma mère a dit ce jour-là
me tenant dans ses bras pendant que je pleurais.
Ne pensez pas à cet amour ou n'y pensez pas comme ceci :
Pensez-y comme à ces fleurs que vous plantez
dans le jardin chaque année
ils t'apprendront
qu'eux aussi 
ils doivent dépérir
automne
racine
grandir
afin de s'épanouir.
Tu les aimes après un amour fini,
Vous serez à nouveau épanouie, plus forte et plus belle qu'avant...
Et c’était ainsi !
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Natalia Castelluccio
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giovedì 15 maggio 2025

PREFAZIONE LIBRO: "Lascio che la vita faccia da sé..." DI BRUNO NAVONI (ITA-ENG-FRA)

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PREFAZIONE LIBRO: "Lascio che la vita faccia da sé..." DI BRUNO NAVONI 
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Sono vari i modi di leggere le poesie? Vero. Il più importante dovrebbe essere quello letterario, che risponde alla semplice domanda: c’è bellezza letteraria in quel che scrive un autore? Se la risposta è positiva poi si entra nelle questioni tematiche o in quelle dei gusti di chi legge, e in questa prefazione diremo anche di questo.
Il modo in cui scrive Natalia Castelluccio, il suo modo di trattare il cuore, i sentimenti, la realtà quotidiana, gli eccessi e le cadute della vita, hanno qualcosa che richiama però un’altra disciplina. Va oltre la letteratura (che rimane la sua forma espressiva), ma c’è anche da rilevare una cifra stilistica di tipo antropologico. E allora come potremmo avvicinare le poesie della Castelluccio? Unendo antropologia e letteratura. Un modo per porre domande sui bisogni della Specie e una visione sentimentale delle parole da usare.
Quando leggo le sue poesie, penso a un’antropologa dei sentimenti. Qualcosa che ha a che fare col primitivo o in un certo senso selvaggio. Attenzione, come ha fatto notare Levy-Strauss, il pensiero selvaggio non è il pensiero dei selvaggi (cioè, in modo brutale, di chi non dovrebbe essere in grado di pensare e di dare quindi un nome ai vari aspetti del reale)…quel pensiero funziona secondo uno schema diverso, da quello scientifico, anche se è un pensiero ordinato, classificatorio, immediato…e possiamo, uscendo poi dalle riflessioni strutturali dell’antropologia, parlare del pensiero dei sentimenti capace di conoscere e nominare le cose…qualcuno l’ha chiamata intelligenza emotiva…e senza, rischiamo di trovarci nel campo della cecità affettiva…
Appunto l’immediatezza è il concetto da recuperare nelle poesie di Natalia Castelluccio. Trovate le parole per spiegare un’emozione, un sentimento, un desiderio, un piacere, una sofferenza, una perdita, queste cose vengono raccontate con le parole più dirette. Eliot e Montale (il secondo pare abbia preso dal primo) direbbero che è necessario passare prima dal correlativo oggettivo per ‘alzare il livello poetico’…salvo poi doverlo interpretare e spiegare, spiegare perché quella parola e non un’altra…si può far poesia anche senza, se quello che scrivi vi sequestra linguisticamente…un linguaggio che vi crea intorno un mondo fatto di cose…spesso a scuola s’è fatto l’esempio della poesia (Bagni di Lucca) che Montale corregge dopo qualche anno, aggiustandola appunto col correlativo oggettivo…la poesia del 1933 si chiudeva così: “Marmi, rameggi e tu/gioventù a capofitto/nel fossato/Passa l’ultimo uomo nella nebbia/ del suo fiato”…sei anni dopo la corregge così: “Marmi, rameggi/ed uno scrollo giù/foglie a elice, a freccia,/nel fossato/Passa l’ultima greggia nella nebbia/ del suo fiato”…infatti devo dire che io preferisco la prima versione…più cruda e immediata…
 …ricordando l’esempio di Montale…Karl Kraus replicherebbe così: “Adoperare parole inusuali è un atto di maleducazione letteraria” …
E tutto questo per arrivare a dire con Umberto Eco: Lector in fabula…in altre parole c’è chi scrive e chi legge…davanti a un testo poetico, il lettore fa riferimento non solo alla propria cultura, ma anche al modo in cui ‘quella’ cultura (quella del lettore) interpreta, racconta e sente la vita…quello che prosaicamente chiamiamo gusto…
Un altro esempio. Prendiamo due righe di una lettera (6 gennaio 1939) di Eric Maria Remarque a Marlene Dietrich… “…penso che oggi già di nuovo ti sono più utile e che forse te ne rallegrerai se porto con me anche questo giorno”…va da sé che Remarque sta pensando alla Dietrich ‘dentro’ quel giorno, come fossero insieme…e ora un pezzo di una poesia che fa così: “Ti porto con me lunedì/ti porto con me martedì/anche mercoledì e venerdì/fino a quando finisce la settimana/ah, ok, e perché giovedì, no?/ma vuoi sempre proprio tutto/a che ora passo giovedì?”…altro che correlativo oggettivo…potrei spacciarla per poesia di Bukowski per un po’ per vedere le reazioni, poi dovrei dire che è un testo mio…Castelluccio tratta tutto con un modo diretto, non alza la vita a poesia, porta la poesia nella vita. 
Qualcuno di fronte alla poesia di apertura potrebbe subito farmi notare che è una metafora alta. E quindi pormi la domanda: dov’è ‘la vita in diretta’? ... Vero, ma come possono volare gli angeli che hanno le ali spezzate? Non riusciranno più. Che fare, allora? Guardali lì, ora, ora che hanno preso coscienza: camminano insieme. Hanno sostituito il lirismo del volo celestiale, con la concretezza del tenersi per mano. Funziona così la vita di due cuori. Procedono insieme. Aiutandosi. Ma…ma con la prima poesia siamo già entrati nel quotidiano. E che succede? Di tutto, come s’è già specificato: la paura di non farcela più e il desiderio di ricominciare. Gli sgarbi, le trappole, il male di cui la vita è generosa e che ti fa dire:
 Non ho più bisogno neanche di te
 Lascio che la vita faccia da sé
 …e subito dopo, in Abbracciamoci di nuovo, “Non potrei mai chiuderti il mio cuore/Visto che di te, nel sangue, ne ho il sapore”, ritroviamo la voglia di battersi, perché è dentro di noi quel calore che ci permette di continuare. Un calore o un veleno, dal momento che sottotraccia nella narrazione, e con chiarezza, ancora la Castelluccio, gli anni passano e non ci fanno giustizia, ma possiamo, senza comunque sentirci sconfitti, abbracciarci ancora, perché non abbiamo detto addio, e quindi non ci siamo mai persi completamente, ma lasciamolo dire a lei, lei che porta la poesia nella vita:
 Senza un Addio e senza un Ritorno
 Abbracciamoci di nuovo…
Tutta la silloge, la seconda di cui mi onoro di fare la presentazione, è costruita sui temi quotidiani: quello della lontananza e del non volersi perdere; tema dell’amore che è croce e delizia, come direbbe Sandro Penna; abbiamo poi l’elogio della donna, della libertà; l’amore come dono (Dopo il tuo amore…/La mia vita/Non avrà bisogno di altro) e il tema dell’erotismo. Qualcosa che squarcia, travolge, e ti carica di piacere senza posa:
 
Sensi…
Schiavitù di vizi, passioni e diletti
Sensi…
Schiavitù piena di magia e sensata follia
Sensi…
Schiavitù di parole dette in letti disfatti
Sensi…
Schiavitù di una nuova esistenza senza rimpianti
Sensi…
Schiavitù di incontri semplici, casuali e fatali
Sensi…
Schiavitù di cui non posso farne a meno
Sensi…
Schiavitù di un vissuto di cui ne è valsa la pena 

Anche questo è un inno alla bellezza. Certo. Ma è un trionfo del corpo sulla vita? Attenzione, è una musica che accompagna: a volte è un rifugio, altre è finalmente gioia a cielo aperto.
C’è disfatta nella vita, e troverete, come in Senza scintille, l’amarezza di dover affermare che Alla fine la nostra bella storia/Resta solo nei ricordi vissuti/E un passato già troppo remoto. Ci può essere dunque disfatta? Nessuno può negarlo, ma, sentite qui:
 Matta sono io
 Matto sei tu
 E se sarò una ventosa sul tuo corpo… 
 È perché tu già sarai un tatuaggio sul mio
 
Ricordate l’inizio di angeli con le ali spezzate? Ecco, quegli angeli sono ancora uniti.
 A me non rimane che augurarvi buona lettura, con un ultimo suggerimento-guida: Giorgio Cesarano aveva definito l’amore “…come un reciproco sequestro di persona”. Ecco, se qualcuno volesse ‘pesare’ la bontà di quest’altra definizione dell’amore (ce ne sono tantissime), leggendo le poesie di Natalia scoprirebbe quanto c’è di quello che si dovrebbe sapere sulla carnalità emotiva di quel sentimento, e quanto la definizione di Cesarano abbia trovato, in qualche modo, una buona interprete. 
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BOOK PREFACE: "I Let Life Do Itself..." BY BRUNO NAVONI 
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Are there various ways to read poetry? True. The most important should be the literary one, which answers the simple question: is there literary beauty in what an author writes? If the answer is positive, then we enter into thematic questions or those of the tastes of the reader, and in this preface we will also talk about this.
The way Natalia Castelluccio writes, her way of dealing with the heart, feelings, daily reality, the excesses and falls of life, have something that recalls another discipline. It goes beyond literature (which remains its expressive form), but there is also an anthropological stylistic figure to be noted. So how could we approach Castelluccio's poems? By uniting anthropology and literature. A way of asking questions about the needs of the Species and a sentimental vision of the words to use.
When I read her poems, I think of an anthropologist of feelings. Something that has to do with the primitive or in a certain sense wild. Be careful, as Levy-Strauss pointed out, wild thought is not the thought of savages (that is, in a brutal way, of those who should not be able to think and therefore give a name to the various aspects of reality) ... that thought works according to a different scheme, from the scientific one, even if it is an ordered, classificatory, immediate thought ... and we can, then leaving the structural reflections of anthropology, talk about the thought of feelings capable of knowing and naming things ... someone has called it emotional intelligence ... and without it, we risk finding ourselves in the field of affective blindness ... 
Precisely immediacy is the concept to recover in the poems of Natalia Castelluccio. Find the words to explain an emotion, a feeling, a desire, a pleasure, a suffering, a loss, these things are told with the most direct words. Eliot and Montale (the second one seems to have taken after the first one) would say that it is necessary to first go through the objective correlative to ‘raise the poetic level’… except then having to interpret and explain it, explain why that word and not another… you can make poetry even without it, if what you write linguistically sequesters you…
a language that creates a world made of things around it… often at school the example of the poem (Bagni di Lucca) that Montale corrects after a few years, adjusting it with the objective correlative… the poem from 1933 ended like this: “Marmi, ramiggi e tu/gioventù a testa di testa/nel digato/Passes the last man in the fog/of his breath”… six years later he corrects it like this: “Marmi, ramiggi/and a shake down/leaves shaped like a helix, like an arrow,/in the ditch/Passes the last flock in the fog/of his breath”… in fact I must say that I prefer the first version… more crude and immediate…
…remembering Montale’s example…Karl Kraus would reply like this: “Using unusual words is an act of literary rudeness” …
And all this to get to say with Umberto Eco: Lector in fabula…in other words there are those who write and those who law…in front of a poetic text, the reader refers not only to his own culture, but also to the way in which ‘that’ culture (that of the reader) interprets, tells and feels life…what we prosaically call taste…
Another example. Let's take two lines from a letter (January 6, 1939) by Eric Maria Remarque to Marlene Dietrich... "... I think that today I am already more useful to you and that perhaps you will be happy if I take this day with me too"... it goes without saying that Remarque is thinking of Dietrich 'inside' that day, as if they were together... and now a piece of a poem that goes like this: "I'll take you with me on Monday/I'll ​​take you with me on Tuesday/Wednesday and Friday too/until the week ends/ah, okay, and why Thursday, right?/but do you always want everything/what time am I spending Thursday?"... more than an objective correlative... I could pass it off as a poem by Bukowski for a while to see the reactions, then I would have to say that it is my text... Castelluccio deals with everything directly, he doesn't elevate life to poetry, he brings poetry into life. Someone faced with the opening poem could immediately point out to me that it is a lofty metaphor. And then I ask myself: where is ‘living life’? ... True, but how can angels fly with broken wings? They will no longer be able to do so. What to do, then? Look at them there, now, now that they have become aware: they walk together. They have replaced the lyricism of celestial flight with the concreteness of holding hands. This is how the life of two hearts works. They proceed together. Helping each other. But… but with the first poem we have already entered everyday life. And what happens?Of everything, as already specified: the fear of not being able to do it anymore and the desire to start again. The insults, the traps, the evil that life is generous with and that makes you say:
I don't even need you anymore
I'll let life do its thing
...and immediately after, in Abbracciamoci di nuovo, "Non posso mai chiusi il mio cuore/Visto che di te, nel sangue, ne ho il gusto", we find the desire to fight again, because it is within us that warmth that allows us to continue. A warmth or a poison, since under the surface of the narration, and with clarity, Castelluccio again, the years pass and do not do us justice, but we can, without feeling defeated, embrace each other again, because we have not said goodbye, and therefore we have never completely lost each other, but let's leave it to her to say it, she who brings poetry into life:
Without a Goodbye and without a Return
Let's embrace each other again...
The entire anthology, the second of which I am honored to present, is built on everyday themes: that of distance and of not wanting to lose each other; the theme of love that is a cross and a delight, as Sandro Penna would say; then we have the praise of women, of freedom; love as a gift (After your love.../My life/Will not need anything else) and the theme of eroticism. Something that tears, overwhelms, and loads you with pleasure without rest:

Senses…
Slavery of vices, passions and delights
Sens…
Slavery full of magic and sensible madness
Sens…
Slavery of words spoken in unmade beds
Sens…
Slavery of a new existence without regrets
Sens…
Slavery of simple, casual and fatal encounters
Sens…
Slavery I cannot do without
Sens…
Slavery of an experience that was worth it

This too is a hymn to beauty. Of course. But is it a triumph of the body over life? Be careful, it is a music that accompanies: sometimes it is a refuge, other times it is finally open-air joy.
There is defeat in life, and you will find, as in Senza sparkille, the bitterness of having to affirm that In the end our beautiful story/Remains only in the memories lived/And a past already too remote. Can there therefore be defeat? No one can deny it, but, listen to this:
I am crazy
You are crazy
And if I will be a suction cup on your body…
It is because you will already be a tattoo on mine

Remember the beginning of angels with broken wings? Here, those angels are still united.
All that remains for me to do is wish you a good read, with one last suggestion-guide: Giorgio Cesarano had defined love "... as a mutual kidnapping". Here, if someone wanted to 'weigh' the goodness of this other definition of love (there are so many),reading Natalia's poems, he would discover how much there is of what should be known about the emotional carnality of that feeling, and how Cesarano's definition has found, in some way, a good interpreter.
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PRÉFACE DU LIVRE : « Je laisse la vie faire son œuvre... » PAR BRUNO NAVONI 
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Existe-t-il différentes manières de lire des poèmes ? Réel. Le plus important devrait être le côté littéraire, qui répond à la question simple : y a-t-il une beauté littéraire dans ce qu’écrit un auteur ? Si la réponse est oui, alors nous entrons dans des questions thématiques ou celles des goûts du lecteur, et dans cette préface nous en parlerons également.
La façon dont Natalia Castelluccio écrit, sa façon d’aborder le cœur, les sentiments, la réalité quotidienne, les excès et les chutes de la vie, a quelque chose qui rappelle une autre discipline. Cela va au-delà de la littérature (qui reste sa forme expressive), mais il y a aussi une particularité stylistique anthropologique à noter. Alors comment pourrions-nous aborder les poèmes de Castelluccio ? Combiner anthropologie et littérature. Une façon de poser des questions sur les besoins de l'Espèce et une vision sentimentale des mots à utiliser.
Quand je lis ses poèmes, je pense à une anthropologue des sentiments. Quelque chose qui a à voir avec le primitif ou, dans un certain sens, le sauvage. Attention, comme l’a souligné Lévy-Strauss, la pensée sauvage n’est pas la pensée des sauvages (c’est-à-dire, de manière brutale, de ceux qui ne devraient pas pouvoir penser et donc donner un nom aux différents aspects de la réalité)… que la pensée fonctionne selon un schéma différent, du schéma scientifique, même s’il s’agit d’une pensée ordonnée, classificatoire, immédiate… et nous pouvons alors, en sortant des réflexions structurelles de l’anthropologie, parler de la pensée des sentiments capables de connaître et de nommer les choses… quelqu’un l’a appelée intelligence émotionnelle… et sans elle, nous risquons de nous retrouver dans le champ de la cécité affective…
L’immédiateté est précisément le concept à retrouver dans les poèmes de Natalia Castelluccio. Trouvez les mots pour expliquer une émotion, un sentiment, un désir, un plaisir, une souffrance, une perte, ces choses sont dites avec les mots les plus directs. Eliot et Montale (le deuxième semble avoir pris le relais du premier) diraient qu’il faut d’abord passer par le corrélatif objectif pour « élever le niveau poétique »… sauf qu’il faut ensuite l’interpréter et l’expliquer, expliquer pourquoi ce mot-là et pas un autre… on peut faire de la poésie même sans, si ce que l’on écrit nous séquestre linguistiquement…
un langage qui crée un monde fait de choses qui vous entourent… souvent à l’école on donnait l’exemple du poème (Bagni di Lucca) que Montale corrigea après quelques années, en l’ajustant avec le corrélatif objectif… le poème de 1933 se terminait ainsi : « Marmi, ramiggi e tu/gioventù a testafino/nel dittato/Passes the last man in the fog/of his breath »… six ans plus tard il le corrigea ainsi : « Marmi, ramiggi/and a shake down/leaves shaped like a spiral, like an arrow,/in the ditch/Pass the last flock in the fog/of his breath »… en fait je dois dire que je préfère la première version… plus brute et immédiate…
 …se rappelant l’exemple de Montale…Karl Kraus répondrait ainsi : « Utiliser des mots inhabituels est un acte de grossièreté littéraire »…
Et tout cela pour arriver à dire avec Umberto Eco : Lector in fabula… autrement dit il y a quelqu’un qui écrit et quelqu’un qui lit… devant un texte poétique, le lecteur se réfère non seulement à sa propre culture, mais aussi à la manière dont « cette » culture (celle du lecteur) interprète, raconte et ressent la vie… ce que nous appelons prosaïquement le goût…
Un autre exemple. Prenons deux lignes d'une lettre (6 janvier 1939) d'Eric Maria Remarque à Marlene Dietrich... "... Je pense qu'aujourd'hui je te suis déjà plus utile et que peut-être tu seras heureuse si j'emporte aussi cette journée avec moi"... il va sans dire que Remarque pense à Dietrich 'à l'intérieur' ce jour-là, comme s'ils étaient ensemble... et maintenant un morceau d'un poème qui dit ceci : "Je t'emmènerai avec moi lundi/Je t'emmènerai avec moi mardi/Mercredi et vendredi aussi/jusqu'à la fin de la semaine/ah, d'accord, et pourquoi jeudi, non ?/mais tu veux toujours tout/Quel temps est-ce que je passe jeudi ?"... plus qu'un corrélatif objectif... Je pourrais le faire passer pour un poème de Bukowski pendant un moment pour voir les réactions, alors je devrais dire que c'est mon texte... Castelluccio traite de tout de manière directe, il n'élève pas la vie à la poésie, il fait entrer la poésie dans la vie. Quelqu’un, confronté au poème d’ouverture, pourrait immédiatement me faire remarquer qu’il s’agit d’une métaphore élevée. Et puis je me demande : où est « vivre la vie » ? ...C'est vrai, mais comment les anges peuvent-ils voler avec des ailes brisées ? Ils ne pourront plus le faire. Que faire alors ? Regardez-les là, maintenant, maintenant qu’ils ont pris conscience : ils marchent ensemble. Ils ont remplacé le lyrisme du vol céleste par le concret de se tenir la main. Voilà comment fonctionne la vie de deux cœurs. Ils procèdent ensemble. S'entraider. Mais… mais avec le premier poème, nous sommes déjà entrés dans la vie quotidienne. Et que se passe-t-il ?De tout, comme déjà précisé : la peur de ne plus pouvoir supporter et l'envie de recommencer. Les insultes, les pièges, le mal dont la vie est généreuse et qui vous fait dire :
 Je n'ai même plus besoin de toi
 Je laisse la vie prendre soin d'elle-même
 …et immédiatement après, dans Abbracciamoci di nuovo, « Non posso mai chiusi il mio cuore/Visto che di te, nel sangue, ne ho il sapori », nous retrouvons l’envie de lutter, car c’est en nous cette chaleur qui nous permet de continuer. Une chaleur ou un poison, car sous la surface du récit, et avec clarté, toujours Castelluccio, les années passent et ne nous rendent pas justice, mais nous pouvons, sans nous sentir vaincus, nous embrasser à nouveau, car nous ne nous sommes pas dit au revoir, et donc nous ne nous sommes jamais complètement perdus, mais laissons-la le dire, elle qui donne vie à la poésie :
 Sans au revoir et sans retour
 Serrons-nous à nouveau dans nos bras…
L'ensemble de la collection, la deuxième que j'ai l'honneur de présenter, est construit sur des thèmes du quotidien : celui de la distance et de ne pas vouloir se perdre ; thème de l'amour qui est à la fois une bénédiction et une malédiction, comme dirait Sandro Penna ; puis nous avons l’éloge des femmes, de la liberté ; l'amour comme cadeau (Après ton amour…/Ma vie/N'aura besoin de rien d'autre) et le thème de l'érotisme. Quelque chose qui vous déchire, vous submerge et vous remplit de plaisir sans interruption :

Les sens…
L'esclavage des vices, des passions et des plaisirs
Les sens…
L'esclavage plein de magie et de folie sensée
Les sens…
L'esclavage des mots prononcés dans des lits défaits
Les sens…
L'esclavage d'une nouvelle existence sans regrets
Les sens…
L'esclavage des rencontres simples, fortuites et fatales
Les sens…
L'esclavage sans lequel je ne peux pas vivre
Les sens…
L'esclavage d'une vie qui en valait la peine 

C'est aussi un hymne à la beauté. Certain. Mais est-ce un triomphe du corps sur la vie ? Attention, c'est la musique qui accompagne : parfois c'est un refuge, d'autres fois c'est enfin la joie à ciel ouvert.
Il y a des défaites dans la vie, et vous trouverez, comme dans Senza sparkille, l'amertume de devoir affirmer qu'à la fin notre belle histoire/Ne reste que dans les souvenirs vécus/Et un passé déjà trop lointain. Peut-il y avoir une défaite alors ? Personne ne peut le nier, mais écoutez ceci :
 je suis fou
 Tu es fou
 Et si j'ai un faible pour ton corps... 
 C'est parce que tu seras déjà un tatouage sur le mien
 
Vous vous souvenez du début d'Anges aux ailes brisées ? Voici que ces anges sont toujours unis.
 Il ne me reste plus qu’à vous souhaiter une bonne lecture, avec un dernier conseil : Giorgio Cesarano avait défini l’amour comme « …un enlèvement mutuel ». Ici, si quelqu'un voulait « peser » la bonté de cette autre définition de l'amour (il y en a beaucoup),En lisant les poèmes de Natalia, il découvrirait combien il y a de choses à savoir sur la charnalité émotionnelle de ce sentiment, et comment la définition de Cesarano a trouvé, d'une certaine manière, un bon interprète.




mercoledì 14 maggio 2025

"PERDERAI MOLTE PERSONE” da GGM e "HAI PERSO ME" da NC (ITA-ENG-FRA)

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"PERDERAI MOLTE PERSONE” da GGM e "HAI PERSO ME" da NC
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Perderai molte persone
nel tuo cammino e hai perso me.
Certamente,non senza accorgertene.
Una telefonata in meno, un 
messaggio dimenticato.
E sicuramente,per scelta non tua.
Alcune però,come me,ti rimarranno addosso.
Basterà una sola foto dimenticata,
una canzone ed ecco che mi ricorderai.
Ti ricorderai che hai perso me...
Soffrirai,
Ti chiederai se sono felice. 
E… forse
ti commuoverai pensando
a come avremmo affrontato 
insieme le battaglie della vita.
Così allontanerai la foto, via la canzone 
e di nuovo continuerai la tua 
giornata cercando di scrollarti
di dosso quella sensazione di aver 
perso… insieme a me,anche 
una parte di te.
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“YOU WILL LOSE A LOT OF PEOPLE” from GGM and “YOU HAVE LOST ME” from NC
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You will lose a lot of people
on your way and you lost me.
Certainly, not without realizing it.
One less phone call, a 
forgotten message.
And definitely, not by choice.
Some though, like me, will stick with you.
Just one forgotten photo will be enough,
a song and behold you will remember me.
You will remember that you lost me...
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« VOUS PERDREZ BEAUCOUP DE GENS » de GGM et « VOUS M'AVEZ PERDU » de NC
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Tu vas perdre beaucoup de monde
sur ton chemin et tu m'as perdu.
Certainement pas sans s’en rendre compte.
Un appel téléphonique en moins, un 
message oublié.
Et certainement pas par choix.
Mais certains, comme moi, resteront avec vous.
Une seule photo oubliée suffira,
une chanson et voici, tu te souviendras de moi.
Tu te souviendras que tu m'as perdu...
Tu souffriras,
Vous vous demanderez si je suis heureux. 
Et… peut-être
tu seras ému en y pensant
comment nous gérerions cela 
ensemble les batailles de la vie.
Alors tu enlèveras la photo, tu enlèveras la chanson 
et encore une fois tu continueras le tien 
journée à essayer de te secouer
de ce sentiment d'avoir 
perdu... avec moi aussi 
une partie de vous.
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Natalia Castelluccio
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lunedì 12 maggio 2025

INTERVISTA A DUE - Baudelaire ed Io (ITA-ENG-FRA)

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INTERVISTA A DUE - Baudelaire ed Io 
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"Che cos' è l'amore?
Il bisogno di uscire da se stessi"
Che cos' è l'amore??
È il prolungamento di se stessi che si rispecchia nell'altra persona.
E
"Di certe idee
Di certe voglie
Di certe desideri 
Di certe progetti 
Di certi bisogni
Di certi incontri 
Amo la prepotenza"
Ed io...
ne amo la forza e 
il coraggio di viverle.
...
"Custodisci i tuoi sogni: 
belli come quelli dei pazzi,
i saggi non ne hanno!"
Custodisci me come un folle sogno
Ricorda...
"Ci siamo detti cose che non possono morire"
Anche se...moriremo lontani!
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INTERVIEW WITH TWO - Baudelaire and I 
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"What is love?
The need to get out of oneself"
What is love??
It is the extension of oneself that is reflected in the other person.
AND
"Of certain ideas
Of certain cravings
Of certain desires 
Of certain projects 
Of certain needs
Of certain meetings 
I love arrogance"
And I...
I love the strength of it and 
the courage to live them.
...
"Guard your dreams: 
beautiful like those of madmen,
wise men have none!"
Guard me like a crazy dream
Remember...
"We told ourselves what it is that they can't die"
Even if...we will die far away!
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ENTRETIEN À DEUX - Baudelaire et moi 
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"Qu'est-ce que l'amour?
Le besoin de sortir de soi"
Qu'est-ce que l'amour??
C’est l’extension de soi qui se reflète chez l’autre.
ET
"De certaines idées
De certaines envies
De certains désirs 
De certains projets 
De certains besoins
De certaines réunions 
J'aime l'arrogance"
Et je...
J'aime sa force et 
le courage de les vivre.
...
"Gardez vos rêves : 
belles comme celles des fous,
les sages n’en ont pas ! »
Garde-moi comme un rêve fou
Souviens-toi...
"On s'est dit qu'ils ne pouvaient pas mourir"
Même si... nous mourrons loin !
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Natalia Castelluccio
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SEI STATO (ITA-ENG-FRA)

. SEI STATO  . Sei stato  Per il Connubio  ...Fiore e ape... Tutto naturale  Tutto bello Tutto vitale Finché, non si è visto che...