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giovedì 15 maggio 2025

PREFAZIONE LIBRO: "Lascio che la vita faccia da sé..." DI BRUNO NAVONI (ITA-ENG-FRA)

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PREFAZIONE LIBRO: "Lascio che la vita faccia da sé..." DI BRUNO NAVONI 
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Sono vari i modi di leggere le poesie? Vero. Il più importante dovrebbe essere quello letterario, che risponde alla semplice domanda: c’è bellezza letteraria in quel che scrive un autore? Se la risposta è positiva poi si entra nelle questioni tematiche o in quelle dei gusti di chi legge, e in questa prefazione diremo anche di questo.
Il modo in cui scrive Natalia Castelluccio, il suo modo di trattare il cuore, i sentimenti, la realtà quotidiana, gli eccessi e le cadute della vita, hanno qualcosa che richiama però un’altra disciplina. Va oltre la letteratura (che rimane la sua forma espressiva), ma c’è anche da rilevare una cifra stilistica di tipo antropologico. E allora come potremmo avvicinare le poesie della Castelluccio? Unendo antropologia e letteratura. Un modo per porre domande sui bisogni della Specie e una visione sentimentale delle parole da usare.
Quando leggo le sue poesie, penso a un’antropologa dei sentimenti. Qualcosa che ha a che fare col primitivo o in un certo senso selvaggio. Attenzione, come ha fatto notare Levy-Strauss, il pensiero selvaggio non è il pensiero dei selvaggi (cioè, in modo brutale, di chi non dovrebbe essere in grado di pensare e di dare quindi un nome ai vari aspetti del reale)…quel pensiero funziona secondo uno schema diverso, da quello scientifico, anche se è un pensiero ordinato, classificatorio, immediato…e possiamo, uscendo poi dalle riflessioni strutturali dell’antropologia, parlare del pensiero dei sentimenti capace di conoscere e nominare le cose…qualcuno l’ha chiamata intelligenza emotiva…e senza, rischiamo di trovarci nel campo della cecità affettiva…
Appunto l’immediatezza è il concetto da recuperare nelle poesie di Natalia Castelluccio. Trovate le parole per spiegare un’emozione, un sentimento, un desiderio, un piacere, una sofferenza, una perdita, queste cose vengono raccontate con le parole più dirette. Eliot e Montale (il secondo pare abbia preso dal primo) direbbero che è necessario passare prima dal correlativo oggettivo per ‘alzare il livello poetico’…salvo poi doverlo interpretare e spiegare, spiegare perché quella parola e non un’altra…si può far poesia anche senza, se quello che scrivi vi sequestra linguisticamente…un linguaggio che vi crea intorno un mondo fatto di cose…spesso a scuola s’è fatto l’esempio della poesia (Bagni di Lucca) che Montale corregge dopo qualche anno, aggiustandola appunto col correlativo oggettivo…la poesia del 1933 si chiudeva così: “Marmi, rameggi e tu/gioventù a capofitto/nel fossato/Passa l’ultimo uomo nella nebbia/ del suo fiato”…sei anni dopo la corregge così: “Marmi, rameggi/ed uno scrollo giù/foglie a elice, a freccia,/nel fossato/Passa l’ultima greggia nella nebbia/ del suo fiato”…infatti devo dire che io preferisco la prima versione…più cruda e immediata…
 …ricordando l’esempio di Montale…Karl Kraus replicherebbe così: “Adoperare parole inusuali è un atto di maleducazione letteraria” …
E tutto questo per arrivare a dire con Umberto Eco: Lector in fabula…in altre parole c’è chi scrive e chi legge…davanti a un testo poetico, il lettore fa riferimento non solo alla propria cultura, ma anche al modo in cui ‘quella’ cultura (quella del lettore) interpreta, racconta e sente la vita…quello che prosaicamente chiamiamo gusto…
Un altro esempio. Prendiamo due righe di una lettera (6 gennaio 1939) di Eric Maria Remarque a Marlene Dietrich… “…penso che oggi già di nuovo ti sono più utile e che forse te ne rallegrerai se porto con me anche questo giorno”…va da sé che Remarque sta pensando alla Dietrich ‘dentro’ quel giorno, come fossero insieme…e ora un pezzo di una poesia che fa così: “Ti porto con me lunedì/ti porto con me martedì/anche mercoledì e venerdì/fino a quando finisce la settimana/ah, ok, e perché giovedì, no?/ma vuoi sempre proprio tutto/a che ora passo giovedì?”…altro che correlativo oggettivo…potrei spacciarla per poesia di Bukowski per un po’ per vedere le reazioni, poi dovrei dire che è un testo mio…Castelluccio tratta tutto con un modo diretto, non alza la vita a poesia, porta la poesia nella vita. 
Qualcuno di fronte alla poesia di apertura potrebbe subito farmi notare che è una metafora alta. E quindi pormi la domanda: dov’è ‘la vita in diretta’? ... Vero, ma come possono volare gli angeli che hanno le ali spezzate? Non riusciranno più. Che fare, allora? Guardali lì, ora, ora che hanno preso coscienza: camminano insieme. Hanno sostituito il lirismo del volo celestiale, con la concretezza del tenersi per mano. Funziona così la vita di due cuori. Procedono insieme. Aiutandosi. Ma…ma con la prima poesia siamo già entrati nel quotidiano. E che succede? Di tutto, come s’è già specificato: la paura di non farcela più e il desiderio di ricominciare. Gli sgarbi, le trappole, il male di cui la vita è generosa e che ti fa dire:
 Non ho più bisogno neanche di te
 Lascio che la vita faccia da sé
 …e subito dopo, in Abbracciamoci di nuovo, “Non potrei mai chiuderti il mio cuore/Visto che di te, nel sangue, ne ho il sapore”, ritroviamo la voglia di battersi, perché è dentro di noi quel calore che ci permette di continuare. Un calore o un veleno, dal momento che sottotraccia nella narrazione, e con chiarezza, ancora la Castelluccio, gli anni passano e non ci fanno giustizia, ma possiamo, senza comunque sentirci sconfitti, abbracciarci ancora, perché non abbiamo detto addio, e quindi non ci siamo mai persi completamente, ma lasciamolo dire a lei, lei che porta la poesia nella vita:
 Senza un Addio e senza un Ritorno
 Abbracciamoci di nuovo…
Tutta la silloge, la seconda di cui mi onoro di fare la presentazione, è costruita sui temi quotidiani: quello della lontananza e del non volersi perdere; tema dell’amore che è croce e delizia, come direbbe Sandro Penna; abbiamo poi l’elogio della donna, della libertà; l’amore come dono (Dopo il tuo amore…/La mia vita/Non avrà bisogno di altro) e il tema dell’erotismo. Qualcosa che squarcia, travolge, e ti carica di piacere senza posa:
 
Sensi…
Schiavitù di vizi, passioni e diletti
Sensi…
Schiavitù piena di magia e sensata follia
Sensi…
Schiavitù di parole dette in letti disfatti
Sensi…
Schiavitù di una nuova esistenza senza rimpianti
Sensi…
Schiavitù di incontri semplici, casuali e fatali
Sensi…
Schiavitù di cui non posso farne a meno
Sensi…
Schiavitù di un vissuto di cui ne è valsa la pena 

Anche questo è un inno alla bellezza. Certo. Ma è un trionfo del corpo sulla vita? Attenzione, è una musica che accompagna: a volte è un rifugio, altre è finalmente gioia a cielo aperto.
C’è disfatta nella vita, e troverete, come in Senza scintille, l’amarezza di dover affermare che Alla fine la nostra bella storia/Resta solo nei ricordi vissuti/E un passato già troppo remoto. Ci può essere dunque disfatta? Nessuno può negarlo, ma, sentite qui:
 Matta sono io
 Matto sei tu
 E se sarò una ventosa sul tuo corpo… 
 È perché tu già sarai un tatuaggio sul mio
 
Ricordate l’inizio di angeli con le ali spezzate? Ecco, quegli angeli sono ancora uniti.
 A me non rimane che augurarvi buona lettura, con un ultimo suggerimento-guida: Giorgio Cesarano aveva definito l’amore “…come un reciproco sequestro di persona”. Ecco, se qualcuno volesse ‘pesare’ la bontà di quest’altra definizione dell’amore (ce ne sono tantissime), leggendo le poesie di Natalia scoprirebbe quanto c’è di quello che si dovrebbe sapere sulla carnalità emotiva di quel sentimento, e quanto la definizione di Cesarano abbia trovato, in qualche modo, una buona interprete. 
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BOOK PREFACE: "I Let Life Do Itself..." BY BRUNO NAVONI 
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Are there various ways to read poetry? True. The most important should be the literary one, which answers the simple question: is there literary beauty in what an author writes? If the answer is positive, then we enter into thematic questions or those of the tastes of the reader, and in this preface we will also talk about this.
The way Natalia Castelluccio writes, her way of dealing with the heart, feelings, daily reality, the excesses and falls of life, have something that recalls another discipline. It goes beyond literature (which remains its expressive form), but there is also an anthropological stylistic figure to be noted. So how could we approach Castelluccio's poems? By uniting anthropology and literature. A way of asking questions about the needs of the Species and a sentimental vision of the words to use.
When I read her poems, I think of an anthropologist of feelings. Something that has to do with the primitive or in a certain sense wild. Be careful, as Levy-Strauss pointed out, wild thought is not the thought of savages (that is, in a brutal way, of those who should not be able to think and therefore give a name to the various aspects of reality) ... that thought works according to a different scheme, from the scientific one, even if it is an ordered, classificatory, immediate thought ... and we can, then leaving the structural reflections of anthropology, talk about the thought of feelings capable of knowing and naming things ... someone has called it emotional intelligence ... and without it, we risk finding ourselves in the field of affective blindness ... 
Precisely immediacy is the concept to recover in the poems of Natalia Castelluccio. Find the words to explain an emotion, a feeling, a desire, a pleasure, a suffering, a loss, these things are told with the most direct words. Eliot and Montale (the second one seems to have taken after the first one) would say that it is necessary to first go through the objective correlative to ‘raise the poetic level’… except then having to interpret and explain it, explain why that word and not another… you can make poetry even without it, if what you write linguistically sequesters you…
a language that creates a world made of things around it… often at school the example of the poem (Bagni di Lucca) that Montale corrects after a few years, adjusting it with the objective correlative… the poem from 1933 ended like this: “Marmi, ramiggi e tu/gioventù a testa di testa/nel digato/Passes the last man in the fog/of his breath”… six years later he corrects it like this: “Marmi, ramiggi/and a shake down/leaves shaped like a helix, like an arrow,/in the ditch/Passes the last flock in the fog/of his breath”… in fact I must say that I prefer the first version… more crude and immediate…
…remembering Montale’s example…Karl Kraus would reply like this: “Using unusual words is an act of literary rudeness” …
And all this to get to say with Umberto Eco: Lector in fabula…in other words there are those who write and those who law…in front of a poetic text, the reader refers not only to his own culture, but also to the way in which ‘that’ culture (that of the reader) interprets, tells and feels life…what we prosaically call taste…
Another example. Let's take two lines from a letter (January 6, 1939) by Eric Maria Remarque to Marlene Dietrich... "... I think that today I am already more useful to you and that perhaps you will be happy if I take this day with me too"... it goes without saying that Remarque is thinking of Dietrich 'inside' that day, as if they were together... and now a piece of a poem that goes like this: "I'll take you with me on Monday/I'll ​​take you with me on Tuesday/Wednesday and Friday too/until the week ends/ah, okay, and why Thursday, right?/but do you always want everything/what time am I spending Thursday?"... more than an objective correlative... I could pass it off as a poem by Bukowski for a while to see the reactions, then I would have to say that it is my text... Castelluccio deals with everything directly, he doesn't elevate life to poetry, he brings poetry into life. Someone faced with the opening poem could immediately point out to me that it is a lofty metaphor. And then I ask myself: where is ‘living life’? ... True, but how can angels fly with broken wings? They will no longer be able to do so. What to do, then? Look at them there, now, now that they have become aware: they walk together. They have replaced the lyricism of celestial flight with the concreteness of holding hands. This is how the life of two hearts works. They proceed together. Helping each other. But… but with the first poem we have already entered everyday life. And what happens?Of everything, as already specified: the fear of not being able to do it anymore and the desire to start again. The insults, the traps, the evil that life is generous with and that makes you say:
I don't even need you anymore
I'll let life do its thing
...and immediately after, in Abbracciamoci di nuovo, "Non posso mai chiusi il mio cuore/Visto che di te, nel sangue, ne ho il gusto", we find the desire to fight again, because it is within us that warmth that allows us to continue. A warmth or a poison, since under the surface of the narration, and with clarity, Castelluccio again, the years pass and do not do us justice, but we can, without feeling defeated, embrace each other again, because we have not said goodbye, and therefore we have never completely lost each other, but let's leave it to her to say it, she who brings poetry into life:
Without a Goodbye and without a Return
Let's embrace each other again...
The entire anthology, the second of which I am honored to present, is built on everyday themes: that of distance and of not wanting to lose each other; the theme of love that is a cross and a delight, as Sandro Penna would say; then we have the praise of women, of freedom; love as a gift (After your love.../My life/Will not need anything else) and the theme of eroticism. Something that tears, overwhelms, and loads you with pleasure without rest:

Senses…
Slavery of vices, passions and delights
Sens…
Slavery full of magic and sensible madness
Sens…
Slavery of words spoken in unmade beds
Sens…
Slavery of a new existence without regrets
Sens…
Slavery of simple, casual and fatal encounters
Sens…
Slavery I cannot do without
Sens…
Slavery of an experience that was worth it

This too is a hymn to beauty. Of course. But is it a triumph of the body over life? Be careful, it is a music that accompanies: sometimes it is a refuge, other times it is finally open-air joy.
There is defeat in life, and you will find, as in Senza sparkille, the bitterness of having to affirm that In the end our beautiful story/Remains only in the memories lived/And a past already too remote. Can there therefore be defeat? No one can deny it, but, listen to this:
I am crazy
You are crazy
And if I will be a suction cup on your body…
It is because you will already be a tattoo on mine

Remember the beginning of angels with broken wings? Here, those angels are still united.
All that remains for me to do is wish you a good read, with one last suggestion-guide: Giorgio Cesarano had defined love "... as a mutual kidnapping". Here, if someone wanted to 'weigh' the goodness of this other definition of love (there are so many),reading Natalia's poems, he would discover how much there is of what should be known about the emotional carnality of that feeling, and how Cesarano's definition has found, in some way, a good interpreter.
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PRÉFACE DU LIVRE : « Je laisse la vie faire son œuvre... » PAR BRUNO NAVONI 
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Existe-t-il différentes manières de lire des poèmes ? Réel. Le plus important devrait être le côté littéraire, qui répond à la question simple : y a-t-il une beauté littéraire dans ce qu’écrit un auteur ? Si la réponse est oui, alors nous entrons dans des questions thématiques ou celles des goûts du lecteur, et dans cette préface nous en parlerons également.
La façon dont Natalia Castelluccio écrit, sa façon d’aborder le cœur, les sentiments, la réalité quotidienne, les excès et les chutes de la vie, a quelque chose qui rappelle une autre discipline. Cela va au-delà de la littérature (qui reste sa forme expressive), mais il y a aussi une particularité stylistique anthropologique à noter. Alors comment pourrions-nous aborder les poèmes de Castelluccio ? Combiner anthropologie et littérature. Une façon de poser des questions sur les besoins de l'Espèce et une vision sentimentale des mots à utiliser.
Quand je lis ses poèmes, je pense à une anthropologue des sentiments. Quelque chose qui a à voir avec le primitif ou, dans un certain sens, le sauvage. Attention, comme l’a souligné Lévy-Strauss, la pensée sauvage n’est pas la pensée des sauvages (c’est-à-dire, de manière brutale, de ceux qui ne devraient pas pouvoir penser et donc donner un nom aux différents aspects de la réalité)… que la pensée fonctionne selon un schéma différent, du schéma scientifique, même s’il s’agit d’une pensée ordonnée, classificatoire, immédiate… et nous pouvons alors, en sortant des réflexions structurelles de l’anthropologie, parler de la pensée des sentiments capables de connaître et de nommer les choses… quelqu’un l’a appelée intelligence émotionnelle… et sans elle, nous risquons de nous retrouver dans le champ de la cécité affective…
L’immédiateté est précisément le concept à retrouver dans les poèmes de Natalia Castelluccio. Trouvez les mots pour expliquer une émotion, un sentiment, un désir, un plaisir, une souffrance, une perte, ces choses sont dites avec les mots les plus directs. Eliot et Montale (le deuxième semble avoir pris le relais du premier) diraient qu’il faut d’abord passer par le corrélatif objectif pour « élever le niveau poétique »… sauf qu’il faut ensuite l’interpréter et l’expliquer, expliquer pourquoi ce mot-là et pas un autre… on peut faire de la poésie même sans, si ce que l’on écrit nous séquestre linguistiquement…
un langage qui crée un monde fait de choses qui vous entourent… souvent à l’école on donnait l’exemple du poème (Bagni di Lucca) que Montale corrigea après quelques années, en l’ajustant avec le corrélatif objectif… le poème de 1933 se terminait ainsi : « Marmi, ramiggi e tu/gioventù a testafino/nel dittato/Passes the last man in the fog/of his breath »… six ans plus tard il le corrigea ainsi : « Marmi, ramiggi/and a shake down/leaves shaped like a spiral, like an arrow,/in the ditch/Pass the last flock in the fog/of his breath »… en fait je dois dire que je préfère la première version… plus brute et immédiate…
 …se rappelant l’exemple de Montale…Karl Kraus répondrait ainsi : « Utiliser des mots inhabituels est un acte de grossièreté littéraire »…
Et tout cela pour arriver à dire avec Umberto Eco : Lector in fabula… autrement dit il y a quelqu’un qui écrit et quelqu’un qui lit… devant un texte poétique, le lecteur se réfère non seulement à sa propre culture, mais aussi à la manière dont « cette » culture (celle du lecteur) interprète, raconte et ressent la vie… ce que nous appelons prosaïquement le goût…
Un autre exemple. Prenons deux lignes d'une lettre (6 janvier 1939) d'Eric Maria Remarque à Marlene Dietrich... "... Je pense qu'aujourd'hui je te suis déjà plus utile et que peut-être tu seras heureuse si j'emporte aussi cette journée avec moi"... il va sans dire que Remarque pense à Dietrich 'à l'intérieur' ce jour-là, comme s'ils étaient ensemble... et maintenant un morceau d'un poème qui dit ceci : "Je t'emmènerai avec moi lundi/Je t'emmènerai avec moi mardi/Mercredi et vendredi aussi/jusqu'à la fin de la semaine/ah, d'accord, et pourquoi jeudi, non ?/mais tu veux toujours tout/Quel temps est-ce que je passe jeudi ?"... plus qu'un corrélatif objectif... Je pourrais le faire passer pour un poème de Bukowski pendant un moment pour voir les réactions, alors je devrais dire que c'est mon texte... Castelluccio traite de tout de manière directe, il n'élève pas la vie à la poésie, il fait entrer la poésie dans la vie. Quelqu’un, confronté au poème d’ouverture, pourrait immédiatement me faire remarquer qu’il s’agit d’une métaphore élevée. Et puis je me demande : où est « vivre la vie » ? ...C'est vrai, mais comment les anges peuvent-ils voler avec des ailes brisées ? Ils ne pourront plus le faire. Que faire alors ? Regardez-les là, maintenant, maintenant qu’ils ont pris conscience : ils marchent ensemble. Ils ont remplacé le lyrisme du vol céleste par le concret de se tenir la main. Voilà comment fonctionne la vie de deux cœurs. Ils procèdent ensemble. S'entraider. Mais… mais avec le premier poème, nous sommes déjà entrés dans la vie quotidienne. Et que se passe-t-il ?De tout, comme déjà précisé : la peur de ne plus pouvoir supporter et l'envie de recommencer. Les insultes, les pièges, le mal dont la vie est généreuse et qui vous fait dire :
 Je n'ai même plus besoin de toi
 Je laisse la vie prendre soin d'elle-même
 …et immédiatement après, dans Abbracciamoci di nuovo, « Non posso mai chiusi il mio cuore/Visto che di te, nel sangue, ne ho il sapori », nous retrouvons l’envie de lutter, car c’est en nous cette chaleur qui nous permet de continuer. Une chaleur ou un poison, car sous la surface du récit, et avec clarté, toujours Castelluccio, les années passent et ne nous rendent pas justice, mais nous pouvons, sans nous sentir vaincus, nous embrasser à nouveau, car nous ne nous sommes pas dit au revoir, et donc nous ne nous sommes jamais complètement perdus, mais laissons-la le dire, elle qui donne vie à la poésie :
 Sans au revoir et sans retour
 Serrons-nous à nouveau dans nos bras…
L'ensemble de la collection, la deuxième que j'ai l'honneur de présenter, est construit sur des thèmes du quotidien : celui de la distance et de ne pas vouloir se perdre ; thème de l'amour qui est à la fois une bénédiction et une malédiction, comme dirait Sandro Penna ; puis nous avons l’éloge des femmes, de la liberté ; l'amour comme cadeau (Après ton amour…/Ma vie/N'aura besoin de rien d'autre) et le thème de l'érotisme. Quelque chose qui vous déchire, vous submerge et vous remplit de plaisir sans interruption :

Les sens…
L'esclavage des vices, des passions et des plaisirs
Les sens…
L'esclavage plein de magie et de folie sensée
Les sens…
L'esclavage des mots prononcés dans des lits défaits
Les sens…
L'esclavage d'une nouvelle existence sans regrets
Les sens…
L'esclavage des rencontres simples, fortuites et fatales
Les sens…
L'esclavage sans lequel je ne peux pas vivre
Les sens…
L'esclavage d'une vie qui en valait la peine 

C'est aussi un hymne à la beauté. Certain. Mais est-ce un triomphe du corps sur la vie ? Attention, c'est la musique qui accompagne : parfois c'est un refuge, d'autres fois c'est enfin la joie à ciel ouvert.
Il y a des défaites dans la vie, et vous trouverez, comme dans Senza sparkille, l'amertume de devoir affirmer qu'à la fin notre belle histoire/Ne reste que dans les souvenirs vécus/Et un passé déjà trop lointain. Peut-il y avoir une défaite alors ? Personne ne peut le nier, mais écoutez ceci :
 je suis fou
 Tu es fou
 Et si j'ai un faible pour ton corps... 
 C'est parce que tu seras déjà un tatouage sur le mien
 
Vous vous souvenez du début d'Anges aux ailes brisées ? Voici que ces anges sont toujours unis.
 Il ne me reste plus qu’à vous souhaiter une bonne lecture, avec un dernier conseil : Giorgio Cesarano avait défini l’amour comme « …un enlèvement mutuel ». Ici, si quelqu'un voulait « peser » la bonté de cette autre définition de l'amour (il y en a beaucoup),En lisant les poèmes de Natalia, il découvrirait combien il y a de choses à savoir sur la charnalité émotionnelle de ce sentiment, et comment la définition de Cesarano a trouvé, d'une certaine manière, un bon interprète.




mercoledì 14 maggio 2025

"PERDERAI MOLTE PERSONE” da GGM e "HAI PERSO ME" da NC (ITA-ENG-FRA)

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"PERDERAI MOLTE PERSONE” da GGM e "HAI PERSO ME" da NC
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Perderai molte persone
nel tuo cammino e hai perso me.
Certamente,non senza accorgertene.
Una telefonata in meno, un 
messaggio dimenticato.
E sicuramente,per scelta non tua.
Alcune però,come me,ti rimarranno addosso.
Basterà una sola foto dimenticata,
una canzone ed ecco che mi ricorderai.
Ti ricorderai che hai perso me...
Soffrirai,
Ti chiederai se sono felice. 
E… forse
ti commuoverai pensando
a come avremmo affrontato 
insieme le battaglie della vita.
Così allontanerai la foto, via la canzone 
e di nuovo continuerai la tua 
giornata cercando di scrollarti
di dosso quella sensazione di aver 
perso… insieme a me,anche 
una parte di te.
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“YOU WILL LOSE A LOT OF PEOPLE” from GGM and “YOU HAVE LOST ME” from NC
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You will lose a lot of people
on your way and you lost me.
Certainly, not without realizing it.
One less phone call, a 
forgotten message.
And definitely, not by choice.
Some though, like me, will stick with you.
Just one forgotten photo will be enough,
a song and behold you will remember me.
You will remember that you lost me...
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« VOUS PERDREZ BEAUCOUP DE GENS » de GGM et « VOUS M'AVEZ PERDU » de NC
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Tu vas perdre beaucoup de monde
sur ton chemin et tu m'as perdu.
Certainement pas sans s’en rendre compte.
Un appel téléphonique en moins, un 
message oublié.
Et certainement pas par choix.
Mais certains, comme moi, resteront avec vous.
Une seule photo oubliée suffira,
une chanson et voici, tu te souviendras de moi.
Tu te souviendras que tu m'as perdu...
Tu souffriras,
Vous vous demanderez si je suis heureux. 
Et… peut-être
tu seras ému en y pensant
comment nous gérerions cela 
ensemble les batailles de la vie.
Alors tu enlèveras la photo, tu enlèveras la chanson 
et encore une fois tu continueras le tien 
journée à essayer de te secouer
de ce sentiment d'avoir 
perdu... avec moi aussi 
une partie de vous.
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Natalia Castelluccio
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lunedì 12 maggio 2025

INTERVISTA A DUE - Baudelaire ed Io (ITA-ENG-FRA)

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INTERVISTA A DUE - Baudelaire ed Io 
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"Che cos' è l'amore?
Il bisogno di uscire da se stessi"
Che cos' è l'amore??
È il prolungamento di se stessi che si rispecchia nell'altra persona.
E
"Di certe idee
Di certe voglie
Di certe desideri 
Di certe progetti 
Di certi bisogni
Di certi incontri 
Amo la prepotenza"
Ed io...
ne amo la forza e 
il coraggio di viverle.
...
"Custodisci i tuoi sogni: 
belli come quelli dei pazzi,
i saggi non ne hanno!"
Custodisci me come un folle sogno
Ricorda...
"Ci siamo detti cose che non possono morire"
Anche se...moriremo lontani!
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INTERVIEW WITH TWO - Baudelaire and I 
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"What is love?
The need to get out of oneself"
What is love??
It is the extension of oneself that is reflected in the other person.
AND
"Of certain ideas
Of certain cravings
Of certain desires 
Of certain projects 
Of certain needs
Of certain meetings 
I love arrogance"
And I...
I love the strength of it and 
the courage to live them.
...
"Guard your dreams: 
beautiful like those of madmen,
wise men have none!"
Guard me like a crazy dream
Remember...
"We told ourselves what it is that they can't die"
Even if...we will die far away!
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ENTRETIEN À DEUX - Baudelaire et moi 
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"Qu'est-ce que l'amour?
Le besoin de sortir de soi"
Qu'est-ce que l'amour??
C’est l’extension de soi qui se reflète chez l’autre.
ET
"De certaines idées
De certaines envies
De certains désirs 
De certains projets 
De certains besoins
De certaines réunions 
J'aime l'arrogance"
Et je...
J'aime sa force et 
le courage de les vivre.
...
"Gardez vos rêves : 
belles comme celles des fous,
les sages n’en ont pas ! »
Garde-moi comme un rêve fou
Souviens-toi...
"On s'est dit qu'ils ne pouvaient pas mourir"
Même si... nous mourrons loin !
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Natalia Castelluccio
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sabato 10 maggio 2025

MAMMA' (NAP-ITA-ENG-FRA)

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MAMMÀ 
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Mammà 
Comme è bell
Quann simm piccirill
E ce sta mammà a ce cunsula'
C'abbraccia e nisciun dolore chiù c'è sta.
È Granda cosa pur quann simm ruoss e...
E mamma sta là a ccu' l'uocchie 
chin d'ammore a ce guarda'.
Si sent tutt o calor, stann strett forte 
ncopp o core suoio.
Mammà 
Quant mi manca a voce toia
E parole giuste,cca sula tu sapiv truva'.
E mo'...mo' sto cca',io sola...
Senza all'ammore tuoio
Io...io me ne mor...caggia fa'!
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MAMMA 
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Mamma 
...
Come è bello
Quando si è piccolini
E c'è la mamma a consolarci 
Ci abbraccia e ogni dolore più non c'è.
È grande cosa anche quando cresciamo e...
E la mamma sta là con gli occhi 
pieni d'amore a guardarci.
Si sente tutto il calore, 
stando stretti sul suo cuore.
Mamma 
Quanto mi manca la tua voce 
Le parole giuste,quelle che solo tu sapevi trovare.
E adesso... e ora sono qui,io sola...
Senza il tuo amore
Io...io muoio...che posso fare!
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MOM 
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Mom 
...
How beautiful it is
When you are little
And there is mom to comfort us
She hugs us and all the pain is gone.
It is also a great thing when we grow up and...
And mom is there with her eyes
full of love looking at us.
You can feel all the warmth,
holding on to her heart.
Mom 
How much I miss your voice
The right words, the ones that only you knew how to find.
And now... and now I am here, alone...
Without your love
I...I am dying...what can I do!
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MAMAN 
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Maman 
...
Comme c'est beau
Quand tu es petit
Et maman est là pour nous consoler 
Il nous embrasse et toute douleur n'est plus là.
C'est aussi une bonne chose quand on grandit et...
Et la mère reste là avec ses yeux 
plein d'amour qui nous regarde.
Tu ressens toute la chaleur, 
rester près de son cœur.
Maman 
Comme ta voix me manque 
Les mots justes, ceux que vous seul saviez trouver.
Et maintenant... et maintenant je suis là, seul...
Sans ton amour
Je... je meurs... que puis-je faire !
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Natalia Castelluccio
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giovedì 8 maggio 2025

NOTTE PROFONDA...NOTTE Sandro Penna e Natalia Castelluccio (ITA-ENG-FRA)

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NOTTE PROFONDA...NOTTE 
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"Nella notte profonda
si consumano le stelle.
Un dolore m’inonda:
un amor di cose belle."

Nella notte profonda 
Di un amore perduto
Il ricordo affonda
Dal dolore ricevuto 

"Ma la notte ha
il mio buio colore,
il colore di un 
cupo splendore."

Ma la notte ha 
la sua equa durata,
la durata che ha 
Il giorno come portata.

"Notte bella, riduci la mia pena.
Tormentami se vuoi, ma fammi forte."

Notte bella,porta via la mia pena.
Con la luna fammi sentire serena.
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DEEP NIGHT...NIGHT 
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"In the deep night
the stars are consumed.
A pain floods me:
a love of beautiful things."

In the deep night 
Of a lost love
The memory sinks
From the pain received 

"But the night has
my dark color,
the color of a 
dark splendor."

But the night has 
its fair duration,
its duration 
The day as flow.

"Beautiful night, reduce my pain.
Torment me if you want, but make me strong."

Beautiful night, take away my pain.
With the moon make me feel peaceful.
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NUIT PROFONDE...NUIT 
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"Dans la nuit profonde
les étoiles sont consumées.
Une douleur m'envahit :
un amour des belles choses." 

Dans la nuit profonde 
D'un amour perdu
La mémoire coule
De la douleur reçue 

"Mais la nuit a
ma couleur sombre,
la couleur d'un 
splendeur sombre."

Mais la nuit a 
sa juste durée,
sa durée 
La journée comme un flux.

"Belle nuit, réduis ma douleur.
Tourmente-moi si tu veux, mais rends-moi fort."

Belle nuit, enlève ma douleur.
Avec la lune, je me sens en paix.
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Natalia Castelluccio
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martedì 6 maggio 2025

CHE MI AMI TU LO DICI...MA I FATTI?Mr Jhon Keats and Me...(ITA-ENG-FRA)

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CHE MI AMI TU LO DICI...MA I FATTI?Mr Jhon Keats and Me...
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Che mi ami tu lo dici, ma con quali fatti?
La tua voce è sempre casta
Sia per le imprese che se commetti disastri 
Su, amami davvero, dimostramelo!

Che mi ami tu lo dici, ma con quali fatti?
Flemma asciutta come una stufa accesa
Anche nei giorni di tempesta 
Su, amami davvero, dimostramelo!

Che mi ami tu lo dici, ma con quali fatti?
La tua mano non stringe chi teneramente la stringe;È morta...
Mentre la mia brucia di passione 
Su, amami davvero, dimostramelo!
Su, dimostra le parole
E dimostrandomi:sorridi e stringi...
Come deve un innamorato.
Su, baciami,fa sì che il nostro amore non sia,
l'urna delle ceneri seppellita nel tuo cuore. 
Su, amami davvero, dimostramelo!
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YOU SAY THAT YOU LOVE ME...BUT THE FACTS? Mr Jhon Keats and Me...
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You say that you love me, but with what facts?
Your voice is always chaste
Both for business and if you commit disasters 
Come on, really love me, show me!

You say that you love me, but with what facts?
Phlegm dry as a burning stove
Even on stormy days 
Come on, really love me, show me!

You say that you love me, but with what facts?
Your hand does not hold those who hold it tenderly; It is dead...
While mine burns with passion 
Come on, really love me, show me!
Come on, demonstrate the words
And showing me: smile and squeeze...
As a lover should.
Come on, kiss me, let our love not be,
the urn of ashes buried in your heart. 
Come on, really love me, show me!
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VOUS DITES QUE VOUS M'AIMEZ... MAIS LES FAITS M. Jhon Keats et moi... 
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Tu dis que tu m'aimes, mais avec quels faits ?
Ta voix est toujours chaste
Tant pour les affaires que si vous commettez des catastrophes 
Allez, aime-moi vraiment, montre-moi !

Tu dis que tu m'aimes, mais avec quels faits ?
Flegme sec comme un poêle brûlant
Même les jours de tempête 
Allez, aime-moi vraiment, montre-moi !

Tu dis que tu m'aimes, mais avec quels faits ?
Ta main ne tient pas ceux qui la tiennent tendrement ; Elle est morte...
Pendant que le mien brûle de passion 
Allez, aime-moi vraiment, montre-moi !
Allez, démontre les mots
Et me montrant : souris et serre-toi...
Comme un amoureux devrait le faire.
Allez, embrasse-moi, que notre amour ne soit pas,
l'urne de cendres enfouie dans ton cœur. 
Allez, aime-moi vraiment, montre-moi !
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Natalia Castelluccio
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domenica 4 maggio 2025

INIZIALI 5 N C (ITA-ENG-FRA)

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INIZIALI 5 N C
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Non
Andiamo
Troppo
Avanti.
L'ora
Indubbiamente
Arriva...

Cosa
Annuncio?
Semplicemente
Trovo
Elegantemente,
Largamente...
Lentamente:
Udite!
Che 
Compleanno 
Indovinate 
Oggi?
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INITIALS 5 N C
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Not
Let's go
Too
After you.
The time
Undoubtedly
He arrives...

What
Announcement?
Simply
I find
Elegantly,
Widely...
Slowly:
Listen!
That 
Birthday 
Today?
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INITIALES 5 N C
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Pas
Allons-y
Aussi
Après vous.
Le temps
Indubitablement
Il arrive...

Quoi
Annonce?
Simplement
je trouve
Élégamment,
Largement...
Lentement:
Écouter!
Que 
Anniversaire 
Aujourd'hui?
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Natalia Castelluccio
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venerdì 2 maggio 2025

PENSIERI NOSTRI... Kafka Ed Io... (ITA-ENG-FRA)

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PENSIERI NOSTRI...Kafka Ed Io... 
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« Mi sono vergognato di me stesso quando ho capito che la vita è una festa in maschera ed io vi ho partecipato con la mia vera faccia. »
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" Mi sono arrabbiata con me stessa quando ho visto che nel carnevale della tua vita...
Tu indossavi la maschera ed io a viso nudo affrontavo la verità"
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OUR THOUGHTS...Kafka And I... 
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« I was ashamed of myself when I realized that life is a masquerade party and I participated with my true face. »
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"I got angry with myself when I saw that in the carnival of your life...
You wore the mask and I faced the truth with a bare face."
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NOS PENSÉES...Kafka Et moi... 
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« J'ai eu honte de moi quand j'ai réalisé que la vie est une fête masquée et j'y ai participé avec mon vrai visage. »
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"Je me suis mis en colère contre moi-même quand j'ai vu ça dans le carnaval de ta vie...
Tu portais le masque et j'ai affronté la vérité à visage nu."
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Natalia Castelluccio
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RECENSIONE POESIA: "Sono ciò che rimane di una donna felice" DI ALESSANDRIA TODAY (ITA-ENG-FRA)

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RECENSIONE POESIA 
"Sono ciò che rimane di una donna felice" 
DI ALESSANDRIA TODAY 
POESIA ESTRATTA DAL LIBRO
Quello che rimane di una donna felice…
DI NATALIA CASTELLUCCIO

La poetessa dipinge un quadro dolorosamente realistico di come l’amore, così generosamente donato dalla vita, possa essere strappato via senza pietà. L’opera affronta con grande delicatezza il tema del dolore, della perdita e della struggente nostalgia per ciò che è stato e non sarà mai più.
Attraverso versi semplici ma pregnanti, la poetessa cattura l’essenza dell’esperienza umana dopo una perdita significativa. Le parole riflettono la lotta interiore tra la presenza dei ricordi e la mancanza acuta di ciò che è stato perduto. Il desiderio non espresso, il rimpianto e la nostalgia permeano ogni riga, trasmettendo un senso di vuoto e di dolore struggente.
La forza della poesia risiede nella sua capacità di connettersi profondamente con l’emozione umana universale. Le parole di Castelluccio evocano una gamma di sentimenti che risuonano in chiunque abbia vissuto la separazione da un amore importante.
La poetessa utilizza uno stile semplice ma potente, con immagini evocative che catturano il lettore e lo trasportano in un viaggio emotivo intenso.
In conclusione, “Sono ciò che rimane di una donna felice” è una poesia commovente che tocca le corde dell’animo umano, offrendo una rappresentazione intensa e autentica del dolore e della resilienza di fronte alla perdita. Una lettura che lascia un’impronta duratura nel cuore di chiunque abbia amato e perso.
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POETRY REVIEW
"Sono ciò che rimane di una donna felice" 
BY ALESSANDRIA TODAY
POETRY TAKEN FROM THE BOOK
Quello che rimane di una donna felice…
BY NATALIA CASTELLUCCIO

The poet paints a painfully realistic picture of how love, so generously given by life, can be mercilessly stripped away. The work deals with great delicacy with the theme of pain, loss and poignant nostalgia for what has been and will never be again.
Through simple yet poignant verse, the poet captures the essence of the human experience after significant loss. The words reflect the internal struggle between the presence of memories and the acute lack of what has been lost. Unexpressed desire, regret and nostalgia permeate every line, conveying a sense of emptiness and poignant pain.
The strength of poetry lies in its ability to connect deeply with universal human emotion. Castelluccio's words evoke a range of feelings that resonate in anyone who has experienced separation from an important love.
The poet uses a simple but powerful style, with evocative images that capture the reader and transport him on an intense emotional journey.
In conclusion, "I am what remains of a happy woman" is a moving poem that touches the strings of the human soul, offering an intense and authentic representation of pain and resilience in the face of loss. A read that leaves a lasting impression on the hearts of anyone you have loved and lost.
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REVUE DE POÉSIE
"Sono ciò che rimane di una donna felice"
DE ALESSANDRIA TODAY 
POÉSIE TIRÉ DU LIVRE
Quello che rimane di una donna felice…
PAR NATALIA CASTELLUCCIO

Le poète dresse un tableau douloureusement réaliste de la façon dont l’amour, si généreusement donné par la vie, peut être impitoyablement dépouillé. L’œuvre aborde avec beaucoup de délicatesse le thème de la douleur, de la perte et de la nostalgie poignante de ce qui a été et ne sera plus jamais.
À travers des vers simples mais poignants, le poète capture l’essence de l’expérience humaine après une perte importante. Les mots reflètent la lutte interne entre la présence des souvenirs et le manque aigu de ce qui a été perdu. Le désir inexprimé, le regret et la nostalgie imprègnent chaque ligne, transmettant un sentiment de vide et de douleur poignante.
La force de la poésie réside dans sa capacité à se connecter profondément à l’émotion humaine universelle. Les paroles de Castelluccio évoquent une gamme de sentiments qui résonnent chez quiconque a vécu la séparation d'un amour important.
Le poète utilise un style simple mais puissant, avec des images évocatrices qui captivent le lecteur et le transportent dans un intense voyage émotionnel.
En conclusion, « Je suis ce qui reste d'une femme heureuse » est un poème émouvant qui touche les cordes de l'âme humaine, offrant une représentation intense et authentique de la douleur et de la résilience face à la perte. Une lecture qui laisse une impression durable dans le cœur de tous ceux que vous avez aimés et perdus.

giovedì 1 maggio 2025

LIBRO: "Quello che rimane di una donna felice..." (ITA-ENG-FRA)

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INFORMAZIONI LIBRO 
BOOK INFORMATION
INFORMATIONS SUR LE LIVRE
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❤️ LIBRO - BOOK - LIVRE
" Quello che rimane di una donna felice..."  
Natalia Castelluccio 
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